domenica 1 aprile 2018

Centenario di Isaac Rosenberg


All’alba del 1° aprile 1918, probabilmente colpito da un cecchino tedesco nell’Offensiva di primavera, cadeva a soli 27 anni il pittore e poeta inglese Isaac Rosenberg. Convinto pacifista, si arruolò per fare fronte alla situazione di povertà in cui si trovava, dovuta anche alla bronchite cronica da cui era afflitto. Fu assegnato al 12º Battaglione del Reggimento Suffolk e successivamente al 1º Battaglione del King's Own. Il suo reparto nel giugno 1916 fu inviato al fronte francese, dove scrisse poesie dai toni apocalittici. Sepolto in una fossa comune, i suoi resti furono successivamente identificati e sepolti nel Bailleul Road East Cemetery, a Saint-Laurent-Blangy.

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Self-Portrait 1911 Isaac Rosenberg 1890-1918 Presented by David Burton 1972 http://www.tate.org.uk/art/work/T01550

ISAAC ROSENBERG, “AUTORITRATTO”, 1911 – LONDRA, TATE GALLERY

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RICEVENDO NOTIZIE DELLA GUERRA

La neve è una strana parola bianca.
Il ghiaccio e la brina
Non hanno chiesto gemma o uccello
Per il costo dell'inverno.

Ancora ghiaccio, gelo e neve
Dalla terra al cielo
Questa terra d’estate lo sa.
Ma nessun uomo sa perché.

Nel cuore di ogni uomo c’è.
Qualche antico spirito
Ha mutato con un bacio maligno
Le nostre vite da plasmare.

Zanne rosse gli hanno strappato la faccia.
Il sangue di Dio viene versato.
Piange dal Suo posto solitario
I Suoi figli morti

Oh! Antica maledizione cremisi
Erodi, distruggi.
Restituisci a questo universo
La sua immacolata fioritura.

1914

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LO SPUNTARE DEL GIORNO IN TRINCEA

L’oscurità si sgretola
Il Tempo è il solito druido di sempre,
Solo un essere vivente salta la mia mano –
Un bizzarro topo beffardo -
Mentre colgo un papavero dal parapetto
Per metterlo dietro l'orecchio.
Buffo topo, ti sparerebbero se sapessero
Comico topo, ti sparerebbero se sapessero
Le tue simpatie cosmopolite
(E Dio sa quali antipatie).
Ora che hai toccato questa mano inglese
Farai lo stesso con una tedesca –
Presto, non c'è dubbio,  se ti piace
Attraversare il prato che sonnecchia in mezzo a noi.
Sembri sorridere intimamente quando passi
Occhi forti, arti sottili, validi atleti
Meno fortunati di te nella vita,
Legati ai capricci dell’assassinio,
Stravaccati nelle viscere della terra,
I campi lacerati di Francia.
Cosa vedi nei nostri occhi
Allo stridere di ferro e fuoco
Vomitati da cieli tranquilli
Quale tremito – quale cuore sbigottito?
I papaveri le cui radici sono nelle vene dell’uomo
Cadono, e cadono ancora;
Ma il mio sul mio orecchio è al sicuro,
Solo un poco imbiancato dalla polvere.

1916

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LA FRASE DEL GIORNO
Non sono entrato nell'esercito per motivi patriottici. Niente può giustificare la guerra. Suppongo che dobbiamo lottare tutti per risolvere il problema.
ISAAC ROSENBERG




IsaacRosenberg

Isaac Rosenberg (Bristol, 25 novembre 1890 – Fampoux, Somme, 1º aprile 1918), poeta e pittore inglese considerato uno dei più importanti poeti della Grande guerra. Figlio di ebrei lituani, si arruolò per evitare una situazione di povertà. Morì sul fronte francese, colpito da un cecchino tedesco.


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