GIORGIO CAPRONI
BORGORATTI
Anche le vampe fiorite
ai balconi di questo paese,
labile memoria ormai
dimentica la sera.
Come un’allegoria,
una fanciulla appare
sulla porta dell’osteria.
Alle sue spalle è un vociare
confuso d’uomini – e l’aspro
odor del vino.
(da Come un’allegoria, 1934)
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Borgoratti è un quartiere di Genova, nella zona di Levante. Giorgio Caproni, poeta livornese che nel capoluogo ligure abitò dal 1922 al 1939, dedica alla località questi versi. Se la prima strofa è un bozzetto, quasi un dipinto macchiaiolo, la seconda è un'apparizione, talmente importante da dare il titolo a tutta la raccolta: è la Musa poetica che appare a evocare già alcuni degli stilemi cari a Caproni: l'osteria, il vino, la gente di passaggio, la città vecchia come un palcoscenico di personaggi.
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IMMAGINE CREATA CON IA
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LA FRASE DEL GIORNO
Genova sempre nuova. / Vita che si ritrova.
GIORGIO CAPRONI, Il passaggio d'Enea
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Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro espressionismo, approdò a un ermetismo rivestito di un impressionismo idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento.