venerdì 19 luglio 2024

Un apriscatole


CARLOS SPINEDI

A UN LETTORE INOSSERVATO

“Quante cose tra il calice e le labbra”
  Pallada – Antologia Palatina

Se mai le avversità
ti obbligassero a scegliere
tra un verso di Eliot,
una poesia equivoca di Kavafis,
o un’abbondante lattina di sardine
in olio d'oliva,
fai la tua scelta senza esitazione
e poi acquista un apriscatole multiplo
di acciaio inossidabile:
c'è qualcos'altro sul mercato
che poesie ermetiche
e bauli di lamiera leggera.

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Capirei / se un’elegia ti pagasse la cena / se un’ode ti scaldasse la casa / se un inno ti curasse la pressione / se un idillio ti consentisse un salario / se un madrigale ti garantisse la pensione” scriveva Nelo Risi. Il poeta argentino Carlos Spinedi rovescia il punto di vista sulla bilancia del lettore: meglio comperare libri di poesia o una bella latta di sardine? E ancora, perché invece non investire su un bell’apriscatole resistente?

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   LA  FRASE DEL GIORNO  

La passione non calcola mai il prezzo.
WILLIAM SOMERSET MAUGHAM, Il filo del rasoio

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Carlos Spinedi (Río Gallegos, 1928 – Buenos Aires, 29 luglio 2015), poeta argentino. Negli anni Sessanta collaborò con Jorge Luis Borges e José Edmundo Clemente alla Biblioteca Nazionale. Tradusse dal greco Kavafis, Ritsos, Elytis, Seferis e Dimoulá. La sua poesia ricerca valori etici ed estetici che diano senso e un po' di bellezza all'esistenza.


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