KARL KROLOW
LA COPPIA
I
Stretti come polsi.
Guarda il nostro aereo silenzioso,
l'aquilone del bambino,
non più trattenuto
dalle dita sulla costa
su cui si dice
adesso buonanotte.
Il piccione viaggiatore tra di noi
sale sempre più su.
Siamo in una bella casa
senza porte, cielo,
azzurro sui nostri corpi
che non si può cancellare.
II
L'altra vita
con due paia di occhi.
Siamo febbricitanti
come pietre
al sole.
Natura morta di vestiti tolti.
La nostra oscurità, come, olio acceso
versato pericolosamente dalla finestra.
Il nostro respiro vola via
dalla nostra bocca comune.
1962
(da Mani invisibili, 1962)
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L'osservazione della stanza della prima strofa diventa - in questa poesia di Karl Krolow - l'intenso erotismo della seconda, come se il poeta tedesco avesse voluto passare dalla visione esteriore a quella interiore dell'intimità della coppia.
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JACK VETTRIANO, "COPPIA CHE DANZA"
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LA FRASE DEL GIORNO
In un certo senso sembra che una poesia non debba essere 'finita'. Deve avere la possibilità di trasmettere il suo soggetto, il suo materiale alla poesia successiva.
KARL KROLOW
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Karl Krolow (Hannover, 11 marzo 1915 – Darmstadt, 21 giugno 1999) conosciuto anche come Karol Kröpcke, poeta tedesco. Si è affermato come una fra le voci più autentiche della moderna lirica tedesca con raccolte di versi che si ispirano a una visione della natura sensitiva e precisa, in uno stile che contempera le esigenze innovatrici con un senso vigile della tradizione.