GIUSEPPE UNGARETTI
QUANDO OGNI LUCE È SPENTA
Quando ogni luce è spenta
E non vedo che i miei pensieri,
Un'Eva mi mette sugli occhi
La tela dei paradisi perduti.
1932
(da Sentimento del tempo, Vallecchi, 1933)
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Nella solitudine dei pensieri, nel buio della notte, riemergono nella memoria di Giuseppe Ungaretti, portate da una donna simbolica e misteriosa, le nostalgie di un paradiso perduto, quello dell’infanzia trascorsa ad Alessandria d’Egitto: “L’infanzia ho sotterrato / Nel fondo delle notti / E ora, spada, invisibile, / mi separa da tutto”.
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DISEGNO DI MARC CHAGALL PER “ALEKO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Figlia indiscreta della noia, / memoria, memoria incessante, / le nuvole della tua polvere, / non c'è vento che se le porti via? // Gli occhi mi tornerebbero innocenti, / vedrei la primavera eterna // E, finalmente nuova, | o memoria, saresti onesta.
GIUSEPPE UNGARETTI, Sentimento del tempo
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Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.
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