JOSÉ ASUNCIÓN SILVA
ALL’ORECCHIO DEL LETTORE
Non fu passione quella,
Fu una vaga tenerezza,
Quella che ispirano i bambini malati,
I tempi andati e le notti pallide.
Lo spirito solo
Al commuoversi canta:
Quando l’amore lo scuote poderoso
Trema, medita, si raccoglie e tace.
Passione sarebbe stata
In realtà; queste pagine
Scritte in un altro tempo più felice
Non hanno avuto strofe ma lacrime.
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Come l’amore cambia le persone, come cambia i poeti: basta rileggere a distanza di tempo le poesie dedicate a una passione finita per rovesciarne completamente il significato. Questo è quello che spiega al lettore – come se volesse prenderlo da parte - il poeta colombiano José Asunción Silva, precursore del modernismo, aristocratico bohémien a Parigi e Londra e quindi nella natia Bogotá, dove sollevò invidie e fu tacciato di presunzione. Come dire: le poesie che ho scritto credevo fossero per amore, in realtà quello non era tale, ma un diverso sentimento; in esse c’era sì una parvenza d’amore, ma era soltanto quella perché il vero amore tace. Teoria bislacca, in verità, quasi una ripicca d’innamorato tradito… Infine, una curiosità su Silva, che si uccise a 31 anni nel maggio 1896: gran parte delle sue poesie manoscritte andarono perdute per sempre il 28 gennaio 1895 nel naufragio del battello Amérique, con il quale il poeta stava raggiungendo il Venezuela: perciò il suo corpus poetico consta di sole 150 liriche.
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PABLO PICASSO, “VIEJO CON GUITARRA”
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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore non dura che un tempo. È funzione diretta di un potenziale di desiderio, è un fuoco di paglia che arde forte e si spegne presto.
MAXENCE VAN DER MEERSCH, Perché non sanno quello che fanno
3 commenti:
...passo...:)
....ritornerò...
ciaooo Vania
..molto bella e toccante questa poesia.
...a me ha fatto pensare alla volpe e l'uva.....che pena.
ciaoo Vania
ecco, la volpe e l'uva! il desiderio dissimulato
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