venerdì 24 agosto 2012

Per immaginarti


ÁNGELES CARBAJAL

TU

Oggi di nuovo ho cercato
il tavolino di un caffè
per leggere,
per scrivere questa poesia,
per non sentire
quello che sento,
per immaginarti
come tante volte,
nella penombra
delle ore lente,
passando dalle pagine
di un libro
all’altro,
camminando sotto la pioggia,
nei musei
di Vienna, di Parigi, di Roma...
nel giallo ocra
di un muro
di Toscana,
nel Prau Carballalu
una sera di mate
e di tormenta,
nelle notti azzurre di lavanda,
una mattina di campane
nell’abbazia di Melk,
nelle lezioni di francese,
quels étaient son nom,
sa demeure, sa vie, son passé,
il souhaitait connaitre
les meubles de sa chambre,
toutes les robes qu'elle avait portées,
davanti a un grande quadro di Marc Rothko,
in Monteverdi e in Beethoven,
negli orizzonti vicini dell’inverno,
e dovunque
si posassero i miei occhi
era sempre identico il mio desiderio:
le tue mani vicine, la tua voce,
tornare a casa
e trovarti lì.

.

Ancora una poesia sull’assenza d’amore: è della poetessa spagnola Ángeles Carbajal. Quello che colpisce è la minimale apparizione di questa assenza, di questa ricerca dell’amore desiderato: si manifesta al tavolino di un caffè, evocata dalle pagine dei libri, divagando e trasformandosi in sogno ad occhi aperti che prende a prestito da essi luoghi e occasioni. Come tatuata sull’anima, impressa a vivo nello sguardo, quell’ossessione amorosa, quel desiderio invade ogni cosa: “Il dolore ripercorre / tutte le sue vie, / e infine vale la pena un ricordo: / quello dell’amore perduto, / la delizia delle abitudini / che la sua dolcezza mi regalava”.

 

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TSUGUHARU FOUJITA, “CAFÉ”

.

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LA FRASE DEL GIORNO
La gioia dell'amore non dura che un momento, / La pena d'amore dura tutta la vita.

JEAN-PIERRE CLARIS DE FLORIAN




Ángeles Carbajal (Argüelles, 1959), poetessa spagnola. Laureata in Storia dell'Arte, collabora con le riviste letterarie Anáfora e Clarín. La sua poesia combina emozione e pensiero con un'espressione semplice e precisa, invitando a guardare il mondo con una nuova prospettiva e a scoprire la bellezza e il mistero nascosti nella vita di tutti i giorni.



2 commenti:

Vania ha detto...

...secondo me...un "angoscia" che dovrebbe essere ben celata...ma è solo ben e "straben" (permettimi il dialetto :)) descritta.

ciaoo Vania :)

DR ha detto...

risponderò in dialetto anch'io: "debón"