GIORGIO CAPRONI
INDICAZIONE
- Smettetela di tormentarvi.
Se volete incontrarmi,
cercatemi dove non mi trovo.
Non so indicarvi altro luogo.
(da Il franco cacciatore, Garzanti, 1982)
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Pier Vittorio Mengaldo tra i temi della poetica di Giorgio Caproni individua “la ricerca metafisica priva di illusioni o certezze”: proprio quella che è alla base di questi versi, editi nel 1982 ma datati 1976, che ne richiamano altri inseriti nella stessa raccolta: “Se non dovessi tornare, / sappiate che non sono mai / partito. // Il mio viaggiare / è stato tutto un restare / qua, dove non fui mai”. Non c’è risposta, insomma, alle domande di tutta un’esistenza: Caproni, invecchiando, avvicina la famosa “teologia negativa” montaliana, la realtà – quello che noi riusciamo a scorgere di essa – si risolve in una oscura e pessimistica incertezza che non ci dà appigli da artigliare, che si dissipa in frammentarie emozioni e riflessioni filosofiche.
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DIANE MILLSAP, “SIGNS OF BOURBON STREET”
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LA FRASE DEL GIORNO
Ecco a cosa penso. / Al senso della ragione. / Al senso della dissoluzione. / Al senso del non senso.
GIORGIO CAPRONI, Res amissa
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro espressionismo, approdò a un ermetismo rivestito di un impressionismo idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento.
2 commenti:
.....che CERTEZZA per questa affermazione/poesia.....quasi da brividi....quasi da "leggerlo per pazzo"....nel senso che questa determinazione sgomenta....cioè a me sgomenta.:)
ciaoo Vania :)
sgomenta, certo, ma è la riflessione di un'intera vita
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