GIOVANNI TESTORI
BISOGNA AMARSI MENO
Bisogna amarsi meno,
bisogna lasciare al tempo
l'ingorda gioia d'insegnare
che l'amore non è ricevere,
né dare,
ma lasciarsi prendere,
affondare.
(da Opere 1965-1977, Bompiani, 1996)
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Amarsi meno, ciò che sembra un controsenso in questa poesia di Giovanni Testori, è invece un saggio consiglio sulla necessità di abbandonarsi all’amore – non è nuovo: risale su per i secoli dal Novecento dello scrittore lombardo ai duemila e passi anni che ci separano da Virgilio e dalle sue Bucoliche: “Omnia vincit amor et nos cedamus amori”. Tutto vince l’amore, e noi abbandoniamoci all’amore…
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GUSTAV KLIMT, “IL BACIO”, PART.
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LA FRASE DEL GIORNO
Il vero amore è un atto di totale abbandono.
PAULO COELHO, Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduto e ho pianto
Giovanni Testori (Novate Milanese, 12 maggio 1923 – Milano, 16 marzo 1993), scrittore, drammaturgo, storico dell'arte e critico letterario italiano. Nato da una famiglia profondamente cattolica, Testori esprime nei suoi studi e in tutte le sue opere un forte legame con la religione. Celebri le sue opere teatrali L’Ambleto e Macbetto in cui riscrive Shakespeare in chiave comica.
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