giovedì 23 settembre 2021

Loro esclusiva eco


FERNANDO BANDINI

VOCI SERALI

Adesso il mondo non è più remoto.
Sta tutto addosso a noi,
tutto pigiato nelle
stanze sgomente delle nostre case.
Ma ci sono giù in strada dei bambini
che si gridano «ciao».
Una volta, due volte – mentre l’uno
dall’altro si allontana – tre volte, quattro volte,
senza voltarsi indietro.
E le voci si librano nell’aria
finché l’azzurro della sera è solo
loro esclusiva eco.
Cinque volte, sei volte, sette volte.
Forse perché si accordano
ai battiti del tempo, ne scandiscono
la diastole e la sistole.
O forse il loro modo di contare
somiglia un poco al mio
quando conto le sillabe dei versi
stoltamente sperando che una grazia celeste
mi rimanga impigliata tra le dita.

(da Dietro i cancelli e altrove, Garzanti, 2007)

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Il poeta vicentino Fernando Bandini fotografa perfettamente il mondo moderno, isolato nelle sue stanze spesso digitali – la pandemia e il lockdown hanno se possibile acuito questa autoreclusione. Eppure l’eco dei saluti dei bambini che rientrano a casa dopo aver giocato all’aperto risuona come un grido di vita e di speranza, si armonizza con l’attitudine del poeta a scrivere, a incasellare versi nella metrica con l’aspirazione che in essi realmente alberghi miracolosamente la poesia.

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FOTOGRAFIA © DIGITAL COLLEGE

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LA FRASE DEL GIORNO
Fossero i miei versi di bella fattura ma nutriti di umana realtà.
FERNANDO BANDINI, In modo lampante




Fernando Bandini (Vicenza, 30 luglio 1931 - 25 dicembre 2013),  poeta, scrittore e docente italiano di stilistica e metrica presso l'Università di Padova. Aveva la capacità di scrivere non solo in italiano ma anche nel dialetto vicentino e in latino, lingua che aveva appreso nonostante non avesse praticato studi classici.


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