martedì 21 settembre 2021

Tanto mondo


WISŁAWA SZYMBORSKA

COMPLEANNO

Tanto mondo a un tratto da tutto il mondo:
morene, murene e marosi e mimose,
e il fuoco e il fuco e il falco e il frutto –
come e dove potrò mettere il tutto?
Queste foglie e scaglie, questi merli e tarli,
lamponi e scorpioni – dove sistemarli?
Lapilli, mirtilli, berilli e zampilli –
grazie, ma ce n’è fin sopra i capelli.
Dove andranno questo tripudio e trifoglio,
tremore e cespuglio e turgore e scompiglio?
Dove porti un ghiro e nascondi l’oro,
che fare sul serio dell’uro e del toro?
Già il biossido è cosa ben preziosa e cara,
aggiungi la piovra, e in più la zanzara!
Immagino il prezzo, benché esagerato –
grazie, io davvero non l’ho meritato.
Non è troppo per me il sole, l’aurora?
Che cosa può farne l’umana creatura?
Sono qui un istante, un solo minuto:
non saprò del dopo, non l’avrò vissuto.
Come distinguere il tutto dal vuoto?
Dirò addio alle viole nel viaggio affrettato.
Pur la più piccola – è una spesa folle:
fatica di stelo, e il petalo, e il pistillo,
una volta, da mai, a caso sulla Terra,
sprezzante e precisa, fragile e altera.

(da Ogni caso, 1972 – Traduzione di Pietro Marchesani)

.

Il mondo in questa poesia di Wisława Szymborska – ancor più di come è nello stile della poetessa polacca, che lo interpreta classificando elenchi – è un’accozzaglia di cose che rimano musicalmente. Ma a perdersi in quel marasma è l’io lirico, inerme di fronte a questo affollamento, a questo disordine in cui la lingua sembra essere quella sorta dalla confusione nata dopo la caduta della Torre di Babele.

.

DIPINTO DI JACEK YERKA

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------

LA FRASE DEL GIORNO
C'è dunque un mondo / di cui reggo le sorti indipendenti? / Un tempo che lego con catene di segni? / Un esistere a mio comando incessante?
WISŁAWA SZYMBORSKA, Uno spasso




Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012), poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 “per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà”.


Nessun commento: