mercoledì 8 settembre 2021

L’unica difesa


ADRIENNE RICH

AVVISAGLIE DI TEMPESTA

Il barometro è sceso tutto il giorno
e io, sapendo meglio dello strumento
quali venti ci calpestano, quale
turbolenza percorre grigia la regione,
abbandono il libro sulla poltrona,
vado da finestra a finestra chiusa,
guardando i rami tesi contro il cielo.

E ripenso, come faccio spesso se l’aria
scende a un silenzioso nucleo di attesa,
alla meta precisa con cui il tempo
per le segrete correnti dell’indistinto
ha viaggiato in questo regno polare.
Il clima fuori e il clima dentro il cuore
giungono incuranti delle predizioni.

Tra il prevedere e il prevenire il mutamento
sta la supremazia degli elementi
che nessun barometro può alterare.
Avere tempo non è controllarlo,
né possono i cocci di uno strumento
fermare il vento. Il vento si alzerà,
noi possiamo solo chiudere le persiane.

Tiro le tende mentre annera il cielo
e accendo candele protette dal vetro
contro il soffiare dalla serratura,
il continuo pianto attraverso il foro aperto.
Questa è l’unica difesa contro il tempo;
queste le cose che abbiamo imparato
noi che viviamo in zone tormentate.

1951

(da Un cambiamento del mondo, 1951)


Avvisaglie di tempesta è, secondo la stessa Adrienne Rich, una poesia sul senso di impotenza delle umane forze contro gli eventi che, se anche possono essere misurati e pronosticati proprio come le previsioni meteorologiche, restano comunque al di fuori del controllo. La poetessa statunitense si comporta come il Mario Luzi di Sulla riva: “I pontili deserti scavalcano le ondate, / anche il lupo di mare si fa cupo. / Che fai? Aggiungo olio alla lucerna, / tengo desta la stanza in cui mi trovo”: accende candele, tira le tende, si chiude in casa aspettando che passi la tempesta.

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FOTOGRAFIA © MARK DUFFY

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LA FRASE DEL GIORNO
Ognuno Magellano di se stesso / su tropici di sensazione: / non resta sasso arso dal fuoco / da abitazioni precedenti, / nessuno scafo antico / scheggiato sulla spiaggia.
ADRIENNE RICH, Un cambiamento del mondo




Adrienne Rich (Baltimora, Maryland, 16 maggio 1929 – Santa Cruz, California, 27 marzo 2012), poetessa, saggista, insegnante e femminista statunitense. Le sue poesie seguono un percorso che porta alla consapevolezza dell’io e dell’essere donna, lesbica e ebrea americana. In rapporto conflittuale con il potere, rifiutò la National Medal of Arts offertale da Clinton


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