mercoledì 28 novembre 2018

Ombra nell’ombra


ATTILIO BERTOLUCCI

BERNARDO A CINQUE ANNI

Il dolore è nel tuo occhio timido
nella mano infantile che saluta senza grazia,
il dolore dei giorni che verranno
già pesa sulla tua ossatura fragile.

In un giorno d’autunno che dipana
quieto i suoi fili di nebbia nel sole
il gioco s’è fermato all’improvviso,
ti ha lasciato solo dove la strada finisce

splendida per tante foglie a terra
in una notte, sì che a tutti qui
è venuto un pensiero nella mente
della stagione che s’accosta rapida.

Tu hai salutato con un cenno debole
e un sorriso patito, sei rimasto
ombra nell’ombra un attimo, ora corri
a rifugiarti nella nostra ansia.

(da In un tempo incerto, Garzanti, 1955)

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Lunedì 26 novembre se ne è andato dopo una lunga malattia che lo aveva costretto per anni su una sedia a rotelle il regista Bernardo Bertolucci, uno dei grandi protagonisti del cinema italiano, famoso soprattutto per Ultimo tango a Parigi e per l’Oscar ricevuto grazie a L’ultimo imperatore. Bernardo era il figlio maggiore del poeta Attilio Bertolucci, che gli dedicò alcune poesie, seguendone l’infanzia e l’adolescenza. Qui lo ritrae nel 1946, a cinque anni (era nato a Parma il 16 marzo 1941), in un pomeriggio d’autunno presso la casa di famiglia di Casarola: in quel bambino che saluta ci sono tutti i presagi e i presentimenti di una vita che sarà, con tutti i suoi successi e tutti i suoi patimenti.

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Bertolucci

BERNARDO BERTOLUCCI CON IL PADRE ATTILIO SUL SET DI “NOVECENTO”, 1975

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LA FRASE DEL GIORNO
Ma filmare è vivere, e vivere è filmare. È semplice, nello spazio di un secondo guardare un oggetto, un volto, e riuscire a vederlo ventiquattro volte. Il trucco è tutto qui. BERNARDO BERTOLUCCI




Attilio Bertolucci (San Prospero Parmense, 18 novembre 1911 – Roma, 14 giugno 2000), poeta italiano. Le sue opere poetiche sono il risultato di una felice contaminazione tra eredità ermetica e capacità di tradurre ogni astratta eleganza in un discorso poetico naturale.


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