KIM CHUNSU
FIORE
Prima di pronunciare il suo nome
lui non era altro che un gesto.
Quando pronunciai il suo nome
venne da me e si trasformò in un fiore.
Pronuncia il mio nome
così da riempirlo del mio colore e del mio profumo.
Posso andare da lui
e trasformarmi nel suo fiore.
Tutti noi vogliamo diventare qualcos’altro.
Tu per me e io per te vogliamo diventare
un indimenticabile sguardo.
(da Disegno di un fiore, 1959)
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“Fiore” è probabilmente la poesia più conosciuta del poeta sudcoreano Kim Chunsu. Appartiene ancora alla sua produzione giovanile, quando si cimentava con il ruolo fondamentale del linguaggio e con una particolare insistenza sul raggiungimento della coscienza di un oggetto, come questo fiore appunto, che è tramite per la conoscenza dell’altro. Il passo successivo sarà per Kim Chunsu avvicinarsi alla metafora estetica per il puro gusto dell’illustrazione e al conseguente gioco di parole.
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DIPINTO DI MIHAI CRISTE
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LA FRASE DEL GIORNO
Può la poesia essere / il lampeggiare sulla punta / di un delicato ramoscello?
KIM CHUNSU
Kim Chunsu (Chungmu, ora Tongyeong, 25 novembre 1922 – 29 novembre 2004), poeta, saggista e politico sudcoreano. Insegnante di scuola superiore, è stato eletto deputato all’Assemblea Nazionale nel 1981. Partito da una poesia di ricerca, ha virato nel corso degli anni verso l’enfasi dell’immagine narrativa e il postmodernismo.
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