PHILIPPE JACCOTTET
E IL CIELO
…E il cielo sarebbe clemente tutto l’inverno,
il contadino con pazienza dirige l’aratro
dove forse Venere apparirà talvolta
tra il fango e le nebbie dell’alba,
vedrà crescere a marzo, a filo della terra
un’altra erba oltre quell’erba?
(da Alla luce d’inverno, 1974)
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Si avvicina ormai l’inverno e il contadino ara i campi preparandoli per la semina. Tra quei solchi dove si formano pozzanghere – dice il poeta svizzero Philippe Jaccottet – capita che certe notti si rispecchi luminosa Venere. Germoglierà anche quel seme di luce a primavera?
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VINCENT VAN GOGH, “CAMPO, ARATORE E MULINO”
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LA FRASE DEL GIORNO
È la poesia che apre le tende, alla fine della notte, che ridà luce alla nostra vita.
PHILIPPE JACCOTTET
Philippe Jaccottet (Moudon, 30 giugno 1925), scrittore, poeta, traduttore e critico letterario svizzero di lingua francese. La sua poesia si sforza di trovare una relazione con la natura e il mondo, cercando di preservare l’emozione di fronte alle cose viste, lavorando ora sul percepito ora sul sentito.
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