domenica 25 novembre 2018

Un impeto a vuoto


LEONARDO SINISGALLI

PUÒ BASTARE POCO

Può bastare poco a riprendere fiato,
uno slancio puerile, un impeto a vuoto.
Non conosco le strade che calpesto,
i muri che rasento sconosciuto.
Come un ebete urlo a mani alzate.
La vita non l'ho combattuta.
Ho schiacciato la miccia sotto i tacchi,
ho franto i fiori tra le dita.
E non mi accosto più
ai vecchi affetti, alle insegne abbattute.
Io allargo intorno il vuoto.

(da L'età della luna, Mondadori, 1962)

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C’è un disincanto di fondo in questi versi del poeta lucano Leonardo Sinisgalli, una disillusione che sembra regnare su ogni cosa, un non riconoscere e non riconoscersi in quello che si è stati. Sono versi che sembrano trovare dimostrazione in una prosa poetica da L’età della luna, la stessa raccolta in cui “Può bastare poco” è inclusa: “Chi ama troppo la natura rischia di perdere il resto del mondo. Il poeta deve respingere le moine del creato. La natura sembra fabbricata per gli innocenti, per gli infermi, forse per gli idioti. Ma già il bambino nelle sue creazioni non fa che dileggiarla. il bambino, come il poeta, è nemico dell’evidenza”.

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Vydareny

IVAN VYDARENY, “BUDAPEST 1908”

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LA FRASE DEL GIORNO
Non c’è bisogno di far chiasso per trovare la verità. La verità come le streghe fugge via a colpi di scopa. Per trovarla bisogna star quasi immobili.
LEONARDO SINISGALLI, L’età della luna




Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta,  saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.


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