venerdì 9 novembre 2018

Centenario di Guillaume Apollinaire


Sul finire della Prima guerra mondiale, che tanti artisti si portò via, dai poeti inglesi Sigfried Sassoon, Wilfred Owen e Isaac Rosenberg a Umberto Boccioni, da Antonio Sant’Elia a Scipio Slataper, un altro terribile morbo mieté centinaia di vittime: l’influenza spagnola, che uccise tra 50 e 100 milioni di persone in due anni, oltre a Egon Schiele, si portò via anche Guillaume Apollinaire. Lo scrittore e poeta francese aveva 38 anni quando morì nel suo appartamento di Boulevard Saint-Germain, 202: Giuseppe Ungaretti, che andava a portargli la notizia della vittoria delle forze dell’Intesa il 9 novembre 1918, lo trovò ormai incosciente vegliato dalla moglie.

Apollinaire fu poeta d’avanguardia, passato attraverso il Simbolismo e la poesia visiva, trait-d’union con il Surrealismo, e lasciò un’importante raccolta poetica dal fronte della guerra, durante la quale fu seriamente ferito a una tempia da un colpo d’obice. Seppe fondere modernità e tradizione in un gioco d’equilibrio in anni in cui nascevano cubismo, dadaismo e futurismo.

.

Apollinaire

.

.

da Calligrammi, 1918

L'AVVENIRE

Solleviamo la paglia
Guardiamo la neve
Scriviamo lettere
Aspettiamo ordini

Fumiamo la pipa
Pensando all'amore
I gabbioni son lì
Guardiamo la rosa

La fonte non s'è inaridita
Né la paglia d'oro è sbiadita
Guardiamo l'ape
E non pensiamo al domani

Guardiamoci le mani
Che sono la neve
Sono l'ape e la rosa
Nonché il domani

.

.

VERSI PER LOU

Lou


Riconosciti
Questa adorabile persona sei tu
Sotto il grande cappello da canottiere
Occhio
Naso
La bocca
Ecco l’ovale del tuo viso
Il tuo collo bellissimo
Ecco infine l’immagine non completa
del tuo busto adorato visto come
attraverso una nuvola
Un po’ più basso è il tuo cuore che batte

.

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
I ricordi sono corni da caccia / Il cui clamore smuore nel vento.
GUILLAUME APOLLINAIRE, Alcools




Wilhelm Albert Włodzimierz Apollinaris de Wąż-Kostrowick (Roma, 26 agosto 1880 - Parigi, 9 novembre 1918), noto con lo pseudonimo di Guillaume Apollinaire, poeta francese sostenitore di una totale libertà formale e di nuovi contenuti frutto dell’indagine dell’inconscio, fu un precursore del Surrealismo. Combattente nella Prima guerra mondiale, fu vittima dell’epidemia di febbre spagnola.


Nessun commento: