INMACULADA MENGÍBAR
TEMPO SPETTINATO
Lo stesso odore di tempo spettinato.
Le stessa strade, gli stessi semafori,
la farmacia di fronte, il Caffè dei poeti
solitario come l’aula che oggi mi ha parlato
di te in letteratura. Ed è identico
l’ineffabile tocco della notte sulle spalle
nude al calore del mistero o del verso,
e il modo in cui accorrono i portici ai miei occhi,
la memoria di strade con coppiette lentissime,
mesi, date, banchine, mattinate, che sfiorano
le zagare di quelle notti
che mi sanno ancora tutta loro.
Lo stesso odore di tempo spettinato.
Va affiorando una schiera dorata di lampioni
che fa tremare una briciola
di buio sulle tue labbra. E una bambina
si scioglie in palpiti di là dei tuoi occhi
mentre tu ti intrattieni
a slacciare
la paura.
Quanto silenzio
che si accumula
nel breve spazio da una bocca a un’altra
fino a fondare il bacio. Quanti anni
per scoprire alla fine quanto lontano, si, quanto lontani
si ritrovano sempre due corpi che si amano.
Tutto quello che mai siamo riusciti a dirci
in quella città d’autunno,
mi parla
col tuo accento di cose per sempre perdute.
E da qualche luogo
forse del disamore, o dell’oblio
di quello che mi ha reso felice, forse, un tempo,
- le tue mani, la tua pelle – mi giunge adesso
un odore di zagare che mi avvolge e che bacia
dolcemente i miei occhi, le mie labbra, un momento,
mentre chiudo il balcone.
(da I giorni feriali, 1988 – Trad. di Mariapia Lamberti, Poesia, n. 63, giugno 1993
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“La memoria ha insensibili naufragi. / Scolora come il cielo di settembre / sotto il vento si popola di nubi” scriveva Alessandro Parronchi. Uno di questi naufragi riporta alla mente della poetessa spagnola Inmaculada Mengibar il ricordo di un amore perduto ma mai totalmente affidato all’oblio, alle secche del disamore: è un ricordo che si veste di una dolce nostalgia.
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LEONID AFREMOV, “CITTÀ NELLA PIOGGIA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Se bastasse dimenticare per ricominciare. Come quando passa un’ambulanza e uno d’improvviso si sente al centro di sé, trattenuto per un istante al bordo di se stesso, così talvolta mi sento quando attraversa la città buia il mio ricordo.
INMACULADA MENGÍBAR, I giorni feriali
Inmaculada Mengíbar (Córdoba, 5 giugno 1962). Poetessa spagnola. Laureata in Filologia, vive a Torremolinos. Ha pubblicato I giorni feriali (1988), Pantaloni bianchi di flanella (1994) e Rovescio (1996).
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