lunedì 14 dicembre 2020

Un palazzo dai muri di vento


ROGER GILBERT-LECOMTE

IL VUOTO DI VETRO

Un palazzo dai muri
di vento

Un palazzo con le torri
di fiamme nel gran giorno

Un palazzo d'opale
nel cuore dello zenit

L’uccello fatto d’aria pallida
vi vola veloce

lasciando una scia bianca
nello spazio nero

Il suo volo traccia un segno
che vuol dire assenza

(da L’ amore, la morte, il vuoto e il vento, 1933)

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Il “semplicista” francese Roger Gilbert-Lecomte costruisce una poesia surreale basta sul niente, in cui protagonisti sono il vuoto, il nulla, l’aria, il vento, l’assenza. Eppure, questo castello in aria si regge clamorosamente in piedi, nonostante sia apparso dai territori del sogno.

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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

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LA FRASE DEL GIORNO

Tutto lo spazio e ciò che serra / è un buco nero in pieno bianco.
ROGER GILBERT-LECOMTE, L’amore, la morte, il vuoto e il vento




Roger Gilbert-Lecomte, (Reims, 18 maggio 1907 – Parigi, 31 dicembre 1943), poeta francese.Fondò con altri ragazzi Le Grand Jeu, rivista dei “poeti semplicisti” alla ricerca di esperienze mistiche ed extrasensoriali attraverso l’uso di droghe.Nel 1925 si avvicinò con i suoi sodali al Surrealismo tramite André Breton, che poi “scomunicò” il gruppo.


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