VLADIMIR NABOKOV
CHI MI CONDURRÀ
Chi mi condurrà a casa per la strada sconnessa,
vicino alle paludi grigie e ai campi che scorrono?
Chi, voltandosi verso di me, indicherà con il frustino
la casa che rinverdisce tra le betulle e i sorbi?
Chi mi aprirà la porta? Chi piangerà sull’uscio?
E ora, in questo stesso istante,
c’è qualcuno che all’improvviso
ha sentito che in un paese lontano
passeggio sotto la luna e canto al passato?
(da The New Yorker, 30 ottobre 1978)
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La lontananza di un esule, la nostalgia per un luogo lontano e la memoria di ciò che è stato: tutto questo emerge nel cuore dello scrittore e poeta russo naturalizzato statunitense Vladimir Nabokov, l’autore del celeberrimo Lolita. Basta una passeggiata al chiaro di luna a rinverdire i ricordi della casa, della gente che vi abita, a far sorgere la malinconica bellezza del momento.
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RENÉ MAGRITTE, "IL MAESTRO DI SCUOLA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Lo spazio è uno sciame dentro gli occhi; e il tempo / un canto nelle orecchie.
VLADIMIR NABOKOV, Fuoco pallido
Vladimir Vladimirovič Nabokov (Pietroburgo, 23 aprile 1899 – Montreux, Svizzera, 2 luglio 1977) scrittore, saggista, critico letterario, entomologo, drammaturgo e poeta russo naturalizzato statunitense, è conosciuto soprattutto per il romanzo Lolita. Ha scritto in russo e in inglese.
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