DAVID MARIA TUROLDO
MENTRE IL SILENZIO FASCIAVA LA TERRA
Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.
La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.
E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest’unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.
A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell’uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio.
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Per la contemplazione è necessario il silenzio, l’isolamento: possiamo rendercene conto appieno in questo Natale del 2020 che ci lascia da soli, che separa le famiglie, che impone il coprifuoco e cancella le Messe di mezzanotte: siamo soli davanti al presepio, davanti alla notte più magica dell’anno. Quel vagito che rompe il silenzio nella poesia di David Maria Turoldo sia l’urlo della speranza, sia quel filo di luce che ci porta lontano da questo anno di sofferenza. Questo vi auguro, amici lettori del Canto delle Sirene. Buon Natale!
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GHERARDO DELLE NOTTI, "ADORAZIONE DEL BAMBINO",1620, FIRENZE, UFFIZI
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LA FRASE DEL GIORNO
La notte è avanzata: / Dio, fa' che la notte finisca, / che non sia più Notte!
DAVID MARIA TUROLDO, O sensi miei
David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992), presbitero, teologo, filosofo, scrittore e poeta italiano, membro dell'Ordine dei servi di Maria. Fu sostenitore delle istanze di rinnovamento culturale e religioso della Chiesa, di ispirazione conciliare.
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