SUSANNA RAFART
UN PESO ABITUALE
Fu quando la cisterna si riempì
di acqua aprilina
e un’algebra sottilissima inghiottiva
tutti i sensi degli uomini in un punto.
Occhi lunghi di gru trattenevano
l’ombra
sui rilievi delle felci;
crescevano le ali dei merli
e il bosco era come l’unghia che
s’infilza
con un colpo secco. Era tutto
nuovo e strano,
eppure un peso abituale
nell’aria sequestrava la speranza.
(da Pozzo di neve, Crocetti, 2005 – Traduzione di Francesco Ardolino)
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“La poesia anticipa il futuro e fornisce il codice perché dalla completa distruzione qualcosa si salvi”: questa è la visione poetica della poetessa catalana Susanna Rafart, qui applicata a un risveglio primaverile della cittadina di montagna alle falde dei Pirenei dove ha vissuto.
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FOTOGRAFIA © MI9
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia cerca disperatamente di salvare un mondo che sembra ossessionato dal distruggersi.
SUSANNA RAFART
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