DARIA MENICANTI
COLTELLO
Me ne vo con un gran coltello infisso
nel petto, il manico fuori.
Me ne vado tranquilla e bianca. Un vigile
col fischio mi richiama: – Il coltello,
mi grida, il coltello!-
Par proprio che la lama
superi le misure della legge.
Così mi fermo e pago
l’ennesima contravvenzione
(da Poesie per un passante, 1978)
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Ironia come se piovesse in questi versi dal sapore surreale di Daria Menicanti. Ma se l’immagine che la poetessa propone può essere quella di un cartone animato o di un’illustrazione degli Anni ‘60, ne esce però quel malessere esistenziale, quel dolore che tutti portiamo dentro e per il quale siamo anche costretti a pagare.
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JOHN SINGER SARGENT, “STREET IN VENICE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Ero colei che infine si diserta / dopo infinita guerra. / E dolevo di lui selvaggiamente / per ogni sua radice.
DARIA MENICANTI, Città come
Daria Menicanti (Piacenza, 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995), poetessa, insegnante e traduttrice italiana. In lei si mescolano il registro sarcastico e ironico e quello più sottile della malinconia. Per Lalla Romano la sua era “una voce nuova, moderna e classica, per niente alla moda, ma libera e anche audace”.
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