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domenica 22 giugno 2025

Vestita di limpido giallo


GIOVANNI PAPINI

VIOLA

Viola vestita di limpido giallo,
che festa ad un tratto scoprirti
venire innanzi con grazia di ballo
di tra i ginepri e l'odore dei mirti!

La ricca estate si filtra e si dora
sopra il tuo piccolo volto rotondo;
ad ogni moto dell'iride mora
bevi nel riso la gioia del mondo.

Par che la terra rifatta stamani
più generosa, più fresca di ieri
voglia specchiarsi negli occhi silvani
tuoi, risplendenti di casti pensieri.

Al tuo venire volante s'allieta
questo mio cuore e con Dio si rimpacia,
l'arida bocca del padre poeta
torna a pregare allor quando ti bacia.

(da Pane e vino, 1926)

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Viola è la primogenita di Giovanni Papini, nata nel 1908. Qui – la poesia fu scritta a Castiglioncello nel 1924 - è una giovane ragazza e il “padre poeta” ne coglie l’allegria nel pieno dell’estate mentre lo va a chiamare nel boschetto ombroso dove lui amava rifugiarsi. Anche il vestito giallo contribuisce a dare gioia e calore a questo bozzetto, a riconciliare con la vita  il padre, allora agnostico, se non ateo, in futuro convertito al cattolicesimo.

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IMMAGINE CREATA CON IA

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Molte volte la grandezza consiste nel saper vedere le cose piccole, proprio quelle che gli imbecilli credono cose da nulla.
GIOVANNI PAPINI, Prose morali

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Giovanni Papini, noto anche con lo pseudonimo di Gianfalco (Firenze, 9 gennaio 1881 –  8 luglio 1956), scrittore, poeta e saggista italiano. Tra i fondatori delle riviste Leonardo (1903) e Lacerba (1913),  promosse lo svecchiamento della cultura e concepì la letteratura come «azione» dando ai suoi scritti un tono oratorio e dissacrante.


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