JYRI SCHRECK
METAMORFOSI
Nella mano del bambino, la luna,
campanella d'argento,
cade nell'erba,
suona, scioglie
il vento,
quando la primavera se ne va,
l'allodola
suona la luna
(da Giorni, piogge, 1962)
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Un semplice bozzetto per descrivere con poche impressioni l'arrivo dell'estate e la fine della primavera: basta poco al poeta finlandese Jyri Schreck per esprimere l'emozione di una sera di giugno in giardino, con la luna nel cielo e il vento che accarezza il prato.
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IMMAGINE © HD WALLPAPERS
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LA FRASE DEL GIORNO
Rapida passò la primavera e subito venne l'estate e se il villaggio era stato bello già prima, era adesso nel pieno splendore della sua lussureggiante ricchezza.
CHARLES DICKENS, Oliver Twist
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Jyri Matti Schreck (Tampere, 16 dicembre 1927 – Helsinki, 19 gennaio 1982), poeta, editore, drammaturgo e regista finlandese. Esordì nel 1959 con la raccolta Neve, cui seguirono Giorni, piogge (1962), L'aria dell'aquilone è verde (1966), Il tempo della farfalla nera (1970), Giorni in movimento (1973), La città e l'acero selvatico (1975).


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