CRISTINA PERI ROSSI
GRANDI MAGAZZINI
Nei grandi magazzini
mi gira la testa
mi sento esiliata
confondo i piani
tanti oggetti mi travolgono
Vorrei solo comprare una penna
o un pennarello
Sono al centro della Civiltà Occidentale:
qualcuno mi dia una mappa
E poi tutta quella gente felice,
immensamente soddisfatta
di avere
così pochi soldi
per così tante cose.
(da Immobilità delle navi, 1997)
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La poetessa uruguaiana Cristina Peri Rossi, che fu compagna di Julio Cortázar, si lancia in un'accusa del consumismo, fenomeno che si è venuto a costituire come una delle basi delle società industrializzate. Si sente soffocare, esattamente come quei piccoli negozi cui i grandi magazzini gradualmente tolgono il nutrimento vitale, omologando le nostre città.
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FOTOGRAFIA © SONGMOOK KWON/UNSPLASH
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LA FRASE DEL GIORNO
Lo scopo del gioco del consumo non è tanto la voglia di acquisire e possedere, né di accumulare ricchezze in senso materiale, tangibile, quanto l'eccitazione per sensazioni nuove, mai sperimentate prima. I consumatori sono prima di tutto raccoglitori di sensazioni: sono collezionisti di cose solo in un senso secondario e derivato.
ZYGMUNT BAUMANN, Dentro la globalizzazione
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Cristina Peri Rossi (Montevideo, 12 novembre 1941), scrittrice, poetessa, traduttrice e attivista politica uruguaiana. In esilio a Barcellona dal 1972, vi ha svolto tutta la sua carriera letteraria. La sua opera, sia in prosa sia in poesia, è basata sul tema amoroso, con un linguaggio denso di allusioni e metafore.
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