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venerdì 13 giugno 2025

Paperelle


DIEGO VALERI

PASSAGGIO

Lungo la spiaggia di sabbia fina,
sull’orlo di un mare a pecorelle,
lento procede in triplice fila
un branchettino di paperelle.

Vanno di passo regolare
come un collegio di chierichini,
girano solo la testa, a beccare
pallidi insetti salterini.

Dietro c’è un mare che freme selvaggio,
sopra c’è un sole che avvampa in leone.
Restano, a traccia del lieve passaggio,
tante crocette a fior del sabbione.

(da Poesie piccole, All'insegna del pesce d'oro, 1969)

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"Queste poesie piccole sono spesso poesie intere, e non sono mai poesie infantili, per quel disegno puro, per quel velo di colore che nei momenti migliori si fa leggero e trasparente (...), per quel senso elegante, attico della forma e quell’incontro con ritmi e filastrocche popolari (...) soprattutto per quel sapere così naturalmente «entrare nel gioco», farsi bambino e restare grande, senza bamboleggiare e fanciullineggiare". È l'editore, Gianfranco Folena, a scrivere queste righe a proposito della raccolta di Diego Valeri del 1969 che Andrea Zanzotto definì "di origine pascoliana". Un semplice passare di anatre sulla spiaggia commuove il vecchio poeta che, fotografandone l'immagine nella poesia, ferma l’esistenza delle cose nell’attimo in cui passano trasformandole in un punto nel tempo.

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IMMAGINE Creata con IA

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Sotto l’albero, qui, / tra un tremare di verdi ombre, come acque, / e flagranti occhi di sole, / passa il mattino d’estate, passa / l’estate con la sua felicità.
DIEGO VALERI, Calle del vento

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Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


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