lunedì 14 febbraio 2022

Sono perché tu sei


PABLO NERUDA

FORSE NON ESSERE È ESSER SENZA CHE TU SIA

Forse non essere è esser senza che tu sia,
senza che tu vada tagliando il mezzogiorno
come un fiore azzurro, senza che tu cammini
più tardi per la nebbia e i mattoni,

senza quella luce che tu rechi in mano
che forse altri non vedran dorata,
che forse nessuno seppe che cresceva
come l'origine rossa della rosa,

senza che tu sia, infine, senza che venissi
brusca, eccitante, a conoscer la mia vita,
raffica di roseto, frumento del vento,

e da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.

(da Cento sonetti d'amore, 1960 – Traduzione di Giuseppe Bellini)

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“Sono perché tu sei” dice Pablo Neruda in questo che è il sessantanovesimo dei suoi Cento sonetti d’amore: è in fondo il corollario del quarantottesimo: “Due amanti felici fanno un solo pane, / una sola goccia di luna nell'erba, / lascian camminando due ombre che s'uniscono, / lasciano un solo sole vuoto in un letto”. Ed è la riflessione poetica che ho scelto per questo giorno tradizionalmente dedicato agli innamorati.


JACK VETTRIANO, "PRIMO BACIO"

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LA FRASE DEL GIORNO
Io dico amore, e si popola il mondo di colombe. / Ogni mia sillaba reca la primavera.
PABLO NERUDA, Cento sonetti d’amore




Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.


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