martedì 21 luglio 2020

Non sarò di moda


LINO CURCI

CONTROCORRENTE

Non cederò all'invito dell'ironia dissacrante,
non cadrò nella nevrosi così vezzeggiata dai critici
dove il linguaggio balbetta alla radice semantica,
non giocherò col linguaggio, non sporcherò la parola,
non sarò di moda. La vita è seria,
non giocherò con la vita, con i mali dell'uomo.
Resterò come sono e scontento di esserlo,
e che altro potrei fare ormai
se non restare nella verità
portandone gli insulti come un trofeo.


(da Con tutto l’uomo, Rizzoli, 1973)

.

Lino Curci si può definire “esistenzialista cristiano”: la sua poesia indaga la condizione umana per arrivare a comprendere una ragione superiore ponendo l’uomo e il suo destino al centro dei versi. Perché si rivestano di quel carattere morale devono giocoforza essere piani, addirittura colloquiali; come Gesualdo Bufalino (“Scrivo poesie che si capiscono, devo sembrare un cavernicolo”), Curci rifugge dallo sperimentalismo e dalle avanguardie di moda per concentrarsi sulla parola e sul suo significato.

.


ILLUSTRAZIONE DI CHRISTIAN SCHLOE

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Anche per questo / ci fu data la terra, / per patire il divino / dentro di noi.
LINO CURCI, Con tutto l’uomo




Lino Curci (Napoli, 1º marzo 1912 – Roma, 26 dicembre 1975), poeta e giornalista italiano. Partita da a una sorta di pascolismo, la sua poesia si fa meno retorica, puntando l’obiettivo sulla ricerca spirituale e religiosa dell’uomo.


Nessun commento: