martedì 14 aprile 2020

Come io ti ho amata


ERNESTO CARDENAL

PERDENDOTI

Perdendoti, io e te abbiamo perso:
io, perché tu eri quella che io amavo di più
e tu perché io ero quello che ti amava di più.
Però di noi tu perdi più di me:
perché io potrei amare le altre come amavo te,
però nessuno ti amerà come io ti ho amata.


(da Epigrammi, 1961)

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Un po’ caustico e presuntuosetto come tutti gli epigrammi, con un punto di vista assolutamente unilaterale – del resto è proprio il genere letterario che contempla queste caratteristiche, si pensi a Marziale per esempio. Così il poeta nicaraguense Ernesto Cardenal riecheggia un celebre carme di Catullo, quello indicato con il numero 87: “Nessuna donna potrà dire «Sono stata / amata» / più di quanto io ti ho amato, Lesbia mia. / Nessun legame avrà mai quella fedeltà / che nel mio amore io ti ho portato”.
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HENRI CARTIER-BRESSON, "CAFFÈ, GERMANIA, 1962"

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LA FRASE DEL GIORNO
E se l’amore che dettò questi versi tu lo disprezzi / altre sogneranno con questo amore che non era per loro
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ERNESTO CARDENAL, Epigrammi




Ernesto Cardenal Martínez (Granada, Nicaragua, 20 gennaio 1925 – Managua, 1° marzo 2020) poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, fu tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.

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