JIM HARRISON
CREPUSCOLO
Crepuscolo sul lago,
nuvole galleggianti
lampi di calore
un incubo dietro i rami;
dalla palude
l'odore di cedro e felce,
il lungo lamento
circolare della strolaga -
l'uccello paffuto desidera i pesci,
che
scenda la notte.
Poi diventa così buio
e immobile
che frantumo la luna con un remo.
(da Canzone semplice, 1965)
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La poetica dello statunitense Jim Harrison è permeata da uno stretto rapporto tra l’uomo e la natura: in essa vi è in particolare un senso del luogo – un luogo preciso nel Michigan settentrionale – “l’unico luogo che conosco”, dove si realizza l’armonia. È il caso, ad esempio, di questo crepuscolo su uno dei tanti laghi che circondano il territorio di Grayling, a ridosso del grande lago Michigan: Harrison è parte di quella natura, si mimetizza come un camaleonte con le nuvole che si sdoppiano nell’acqua, con i richiami della strolaga, con la palude che scivola lentamente nel buio.
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FOTOGRAFIA © ANTZA2
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LA FRASE DEL GIORNO
Con la testa sul tavolo / scrivo, / il braccio disteso, in un altro campo / di grano più opulento.
JIM HARRISON, Canzone semplice
James Harrison detto Jim (Grayling, Michigan, 11 dicembre 1937 – Patagonia, Arizona, 26 marzo 2016), poeta e scrittore statunitense. La sua poesia, influenzata dal buddhismo e dallo zen, verte principalmente sulla natura e sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
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