Il poeta Nelo Risi, regista in proprio e fratello e zio dei registi Dino e Marco, nasceva a Milano il 21 aprile di cento anni fa. Laureato in Medicina, non praticò mai la professione. Combattente sul fronte russo e poi internato in Svizzera, nel dopoguerra girò l’Europa e l’Africa occupandosi di film documentari e cortometraggi, tra i quali Il delitto Matteotti del 1959. Passò poi ai lungometraggi, tra i quali spiccano Diario di una schizofrenica del 1968 e La colonna infame del 1973. La sua poesia, dall’esordio montaliano del 1941 con Le opere e i giorni cresce su un piano più prettamente ideologico destrutturando la lingua poetica e portandola verso il discorso e la forma diaristica per arrivare, come scrive Giovanni Raboni, ad “avviare un discorso di moralità e di giudizio sul reale, fino a giungere, negli ultimi anni, al ripensamento psico-sociale di tutto il vissuto (non escluso il suo passato di borghese lombardo)”. Nelo Risi è morto novantacinquenne a Roma il 17 settembre 2015.
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IL CONTROMEMORIALE, I
Sto imparando a disamare
macchina indietro
a tutto pudore.
Il cielo anche se basso
non si cancella
eppure mai è stato tanto basso
tanto chiuso.
Come la seppia che a difesa
si spreme e si consuma
conosco l’arte della fuga
a mie spese
nel buio.
(da Pensieri elementari, Mondadori, 1961)
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VALI PIÙ TU
Vali più tu
coi tuoi piedini piatti d'orsacchiotta
coi tuoi occhi asimmetrici
col tuo codino d'anatroccola che alzo
quando bacio la tua nuca
vali più tu con tutti i tuoi malanni
i tuoi veri spaventi immaginari
con la tua contezza appresa dalla vita
(e non ti fu mai tenera!)
vali più tu
indifesa di me che mi difendo
vale più un tuo sfogo del mio stare zitto
vale più un tuo sogno di una mia conquista
vale più un tuo sabath di una mia domenica
vale più la tua fame del mio appetito
vale più un tuo detto di un mio verso
vale più un tuo accento sghembo di una mia rima
vale più la tua mente fresca della mia mente libresca
vali più tu che canti la tua Tosca
vali anche più tu con me vicino.
(da Di certe cose, Mondadori, 1970)
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A SERVIZIO
Non siamo in un rapporto giusto con l’epoca
non riceviamo visite alle quattro del mattino
non affolliamo stadi guardati a vista
non conosciamo campi di transito
non viaggiamo su binari morti
stivati come bestie da trent’anni a questa parte
Nessuno ci ha ancora incerottato la bocca
nessuno fruga tra le nostre carte
nessuno mette un timbro a piè di pagina
nessuno brucia in piazza le nostre opere
nessuno scrive col sangue sul muro
non c’è neanche un Ovidio con le sue Amarezze
Le nostre collere sono bolle di sapone
che il potere corazzato lascia correre
compagni miei di versi
(da Amica mia nemica, Mondadori, 1976)
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia non si arrende all’evidenza ed è capace di rinuncia, conosce la vanità del tutto e ha in orrore di illudere.
NELO RISI
Nelo Risi (Milano, 21 aprile 1920 - Roma. 17 settembre 2015), poeta e regista italiano. Laureato in Medicina, non praticò mai la professione. Partito da una lezione montaliana, si staccò dall’ermetismo trovando il suo spazio espressivo in uno spirito critico, spesso ideologico, capace di indagare con una precisione nitida e scrupolosa gli aspetti psicologici e sociali del vivere.
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