SANDRO PENNA
NEL CHIUSO LAGO
Nel chiuso lago, sola, senza vento
la mia nave trascorre, ad ora ad ora.
Fremono i fiori sotto i ponti. Sento
la mia tristezza accendersi ancora.
(da Croce e delizia, Longanesi, 1958)
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È un autoritratto con paesaggio lacustre quello che dipinge con quattro endecasillabi il poeta Sandro Penna: un bozzetto assolutamente limpido in cui l’ingenuità della visione poetica assume i contorni di un’eleganza lineare, non ricercata, e affiora ancora una volta la malinconica coscienza del peccato.
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FOTOGRAFIA DA PINTEREST
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LA FRASE DEL GIORNO
Ha la mia vita intorno a sé colori / che io non vedo.
SANDRO PENNA, Poesie
Sandro Penna (Perugia, 12 giugno 1906 – Roma, 21 gennaio 1977), poeta italiano. Con toni epigrammatici, le sue poesie esprimono spesso un’intenso desiderio sensoriale di vita talora malinconico e cantano l’amore omosessuale (“Poeta esclusivo d’amore”, si definì egli stesso).
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