JUAN RAMÓN JIMÉNEZ
IL DORMIRE È COME UN PONTE
Il dormire è come un ponte
che va dall’oggi al domani.
E sotto, come un sogno,
scorre l’acqua.
(da Eternità, 1918 – Traduzione di Claudio Rendina)
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Il Premio Nobel spagnolo Juan Ramón Jiménez si barcamena tra verità e menzogna, tra realtà e sogno, tra giorno e notte. Chiaramente non può essere che il ponte il simbolo del passaggio tra queste duplici entità, come esplica benissimo il suo Epitaffio di me, vivo, sempre da Eternità: “Morii nel sogno. / Risuscitai nella vita”.
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DIPINTO DI ROB GONSALVES
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LA FRASE DEL GIORNO
Oblii di questi io / che, un attimo, credetti eterni! / Che infinito tesoro di io vivi!
JUAN RAMÓN JIMÉNEZ, Eternità
Juan Ramón Jiménez (Palos de Moguer, 24 dicembre 1881 - San Juan, Portorico, 29 maggio 1958), poeta spagnolo premiato con il Nobel nel 1956, fu uno dei principali esponenti della Generazione del ’14 e del Modernismo. La sua ricerca poetica lo portò a privilegiare la poesia nuda ed essenziale, fatta solo di immagine e di parola al di là della musicalità esteriore.
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