sabato 11 novembre 2017

Più del vento


CHARLOTTE MEW

AMORE DI MARE

La marea sale e scende sul vasto mondo.
Fu solo lo scorso giugno, e ricordo che
pensavamo che il movimento e il richiamo nel cuore di chi ama
fosse eterno come il mare.

Qui gli stessi pesciolini scintillano e nuotano
con l’antico luccichio della luna sulla grigia sabbia umida:
e lui non è più per me né io per lui
più del vento che mi sfiora la mano.

1919

(da La sposa del fattore, 1921)

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Quella di Charlotte Mew (1869-1928) è una figura molto particolare nell’Inghilterra letteraria che passa dall’epoca vittoriana al modernismo: stimata da Thomas Hardy, Ezra Pound, Siegfried Sassoon e Virginia Woolf, decise, insieme alla sorella Anne, di non sposarsi per non trasmettere la malattia mentale insita nei geni della propria famiglia, e di vestire in abiti maschili, tanto da apparire un dandy. Nonostante questo, ecco una poesia sull’amore effimero, quello che non sa resistere al tempo – certe infatuazioni che nascono durante le vacanze, ad esempio, e si affievoliscono fino a spegnersi nella distanza.

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Fiorucci

FIGURINA FIORUCCI DEL 1984

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LA FRASE DEL GIORNO
Flirt: fuoco di paglia che diventa fuoco fatuo
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ROBERTO GERVASO, L’amore è eterno finché dura




Ezra Charlotte Mary Mew (Bloomsbury, 15 novembre 1869 - Westminster, 24 marzo 1928), poetessa inglese il cui lavoro abbraccia le epoche della poesia vittoriana e del modernismo. Ha fatto un uso sperimentale di versi lunghi e prosastici. Molte delle sue poesie sono sotto forma di monologhi drammatici, e spesso scritte dal punto di vista di un personaggio maschile.

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