DULCE MARÍA LOYNAZ
IO TI SPOGLIAVO DI TE STESSO
Io ti spogliavo di te stesso,
dei «tu» sovrapposti con cui la vita
ti aveva fasciato…
Ti ho strappato la corteccia – intera e dura -
che si credeva frutto, che aveva
forma di frutto.
E davanti allo stupore vago dei tuoi occhi
sorgesti con gli occhi ancora velati
di oscurità e sbalordimento…
Sorgesti da te stesso; dalla tua stessa
fertile ombra, pura e semplice
anima viva…
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Sembra una nascita quella che racconta la poetessa cubana Dulce María Loynaz, e lo è: grazie all’amore, avviene la trasformazione dell’essere amato, che si spoglia dei suoi “tu”, degli egoismi dell’”io”, delle più inutili incrostazioni per riuscire finalmente a mostrare nell’amore soltanto la sua anima.
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FOTOGRAFIA © NOBLE THEMES
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LA FRASE DEL GIORNO
Piace all’Amore Felice – quello che si ferma / un istante… – strappare un verso all’anima buia.
DULCE MARÍA LOYNAZ
Dulce María Loynaz (L'Avana, 10 dicembre 1902 – 27 aprile 1997), scrittrice e poetessa cubana. Il suo romanzo Giardino (1951) fu precursore del Realismo magico sudamericano. Figlia del generale Enrique Loynaz del Castillo, dopo la Rivoluzione cubana si isolò dalla vita sociale ma non volle abbandonare l’isola. Ottenne il Premio Cervantes nel 1992.
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