JESUINA SÁNCHEZ
LA SERA
Vorrei camminare in questa sera tranquilla
da sola e in silenzio – voce e pianto -
sciogliermi da tutti i vincoli
per avanzare libera e intera
verso il mistero;
introdurmi in esso come fine
di ogni ricerca…
Vorrei cadere in letargo lentamente;
dimenticare la materia, non sentirla,
e in un tentativo impetuoso alzarmi in volo,
e planare, planare, libera e straniera,
lontano dal mio fango, separata dal corpo,
- goffo, umano, -
e volare e volare bevendo soli
nell’infinita immensità del cielo.
(da Maggio e miracolo, 1991)
.
Sognare di volare è – per Jung – l’incarnazione di un desiderio di liberarsi da qualche tipo di vincolo che ci lega e ci impedisce di essere liberi. È questo senso di libertà che la poetessa uruguaiana Jesuina Sánchez esprime appieno: l’evasione dalla materialità umana per cercare di avvicinare il mistero con lo spirito, con l’anima – quello che, in fondo, tenta di fare la poesia.
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DIPINTO DI HARRY HOLLAND
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LA FRASE DEL GIORNO
Nei nostri sogni siamo in grado di volare… e forse questo è un ricordo di come siamo stati pensati per essere.
MADELEINE L’ENGLE
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