GARY SNYDER
UNA NOTTE DI PRIMAVERA A SHŌKOKU-JI
A maggio saranno otto anni
che camminammo sotto i ciliegi in fiore
di notte in un frutteto in Oregon.
Tutto quello che allora volevo
adesso è dimenticato, tranne te.
Qui stanotte
in un giardino della vecchia capitale
sento tremare il fantasma di Yugao
Ricordo il tuo bel corpo
nudo sotto un vestito estivo di cotone.
(da L’entroterra, 1968)
Shōkoku-Ji è un tempio buddhista del XIV secolo che si trova a nord di Kyoto. Lì si trova il poeta statunitense Gary Snyder, affascinato dallo Zen e da quel mondo così lontano: nel 1955 è assistente personale e insegnante d’inglese dell’abate Miura Isshu. La poesia, che fa parte di un gruppo di quattro scritte nel 1957 e dedicate a Robin, è chiaramente una poesia della memoria e sovrappone due piani narrativi diversi per spazio e tempo ma accomunati dalla medesima atmosfera di un giardino di ciliegi in fiore dove come spettri appaiono appunto il ricordo di Robin e il fantasma di Yugao, personaggio femminile del racconto di Genji, capolavoro della letteratura giapponese di mille anni fa.
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FOTOGRAFIA © SHŌKOKU-JI
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando la mente è stanca di immagini, inventa le proprie.
GARY SNYDER
Gary Snyder (San Francisco, California, 8 maggio 1930), poeta, ambientalista e saggista statunitense. Associato alla Beat Generation, è il "poeta dell'ecologia profonda". La sua “eco-poesia” riflette la natura e l’immersione nella spiritualità buddhista. Vinse il Pulitzer nel 1975 con Turtle Island.
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