sabato 22 maggio 2021

Francisco Brines


Se ne è andato anche il poeta spagnolo Franciso Brines. Ricoverato per un’ernia all’ospedale di Gandía, si è spento nella serata del 20 maggio per complicazioni. Brines, nato vicino a Valencia nel 1932, apparteneva alla Generazione dei ‘50 e aveva ottenuto il Premio Cervantes del 2020, consegnatogli dal re Felipe VI e dalla regina Letizia il giorno prima del ricovero.

Lontano dalla poesia sociale che caratterizzava i poeti della sua generazione, Brines scriveva una poesia elegiaca a suo agio tra la celebrazione della bellezza e la malinconia originata dal trascorrere del tempo e dalla caducità della vita.

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FOTOGRAFIA © EFE

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CAUSA DELL'AMORE

A Detlef Klugkist

Quando mi hanno chiesto la causa del mio amore
non ho mai risposto: conosci già la sua grande bellezza.
(ed è comunque possibile che ci siano volti più belli).
Né ho descritto le vere qualità del suo spirito
che mi ha sempre mostrato nelle sue abitudini,
o nella disponibilità al silenzio o al sorriso
come richiesto dalla mia riservatezza.
Erano cose dell'anima e non dissi nulla di lei.
(E dovrei anche aggiungere che ho incontrato anime superiori).

La verità del mio amore ora la so:
la sua presenza superava l'imperfezione dell'uomo,
perciò è ​​atroce pensare
che in noi i corpi non corrispondono alle anime,
e così i corpi accecano la grazia dello spirito,
la sua chiarezza, il fiore doloroso dell'esperienza,
la bontà stessa.
Fatti importanti che non abbiamo mai scoperto,
o abbiamo scoperto tardi.
I corpi mentono, altre volte, un caldo arioso,
una luce mutevole, una  freschezza profonda;
e il danno ci rivela la sua arida falsità.

Conosci la verità del mio amore ora:
materia e respiro si unirono nella sua vita
come la luce che cade sullo specchio
(era una piccola luce, un minuscolo specchio);
è stata una perfetta creazione casuale.
Un essere in ordine è cresciuto accanto a me,
e il mio disordine era sereno.
Ho amato la sua perfezione limitata.

(da Parole al buio, 1966)

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QUANDO SONO ANCORA IN VITA

a Justo Jorge Padrón

La vita mi circonda, come in quegli anni
perduti, con lo stesso splendore
di un mondo eterno. La rosa sfregiata
dal mare, le luci cadute
dai giardini, il fragore delle colombe
nell'aria, la vita intorno a me,
quando sono ancora in vita.
Con lo stesso splendore e gli occhi invecchiati,
e un amore stanco.

Quale sarà la speranza? Vivere ancora;
e amare, mentre il cuore è sfinito,
un mondo fedele, sebbene perituro.
Amare il sogno infranto della vita
e, sebbene non possa essere, non imprecare
quell'antica illusione dell'eterno.
E il petto si consola, perché sa
che il mondo potrebbe essere una magnifica verità.

(da Ancora no, 1971)




Altre poesie di Francisco Brines sul Canto delle Sirene:

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è un dono meraviglioso. La necessità di scrivere poesia, eccellente o mediocre, per trasformare la vita in parole, è ancora straordinaria.
FRANCISCO BRINES




Francisco Brines Bañó (Oliva, 22 gennaio 1932 - Gandía, 20 maggio 2021),​ poeta spagnolo. Inquadrato nel gruppo della Generazione dei ‘50, se ne distaccava per la sua poesia elegiaca attenta alla bellezza, al malinconico scorrere del tempo e alla caducità del vivere. Ê stato insignito del Premio Cervantes per il 2020.


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