JUAN RAMÓN JIMÉNEZ
IL RICORDO, II
Come dune d’oro
che vengono e vanno, sono i ricordi.
Il vento li porta via
e stanno dove stanno,
stanno dove una volta sono stati,
e dove dovranno stare... Dune d’oro
Lo riempiono tutto, mare
totale d’ineffabile oro,
con tutto il vento in lui... Sono i ricordi.
(da Pietra e cielo, 1918 - Traduzione di Claudio Rendina)
.
Dune d'oro che il vento forma e modella, che continuamente scompone e ricompone: così vede i ricordi il poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez: sono "paludi secche, sali / rossi, alte lagune che credemmo mari!" e il loro valore consiste proprio nell'essere in fuga, perduti, lontani.
.
FOTOGRAFIA © PHOTO-GRAPHE/PIXABAY
.
LA FRASE DEL GIORNO
Mia memoria immensa, / rendi secoli gli istanti che fuggirono.
JUAN RAMÓN JIMÉNEZ, Pietra e cielo
.
Juan Ramón Jiménez (Palos de Moguer, 24 dicembre 1881 - San Juan, Portorico, 29 maggio 1958), poeta spagnolo premiato con il Nobel nel 1956, fu uno dei principali esponenti della Generazione del ’14 e del Modernismo. La sua ricerca poetica lo portò a privilegiare la poesia nuda ed essenziale, fatta solo di immagine e di parola al di là della musicalità esteriore.

Nessun commento:
Posta un commento