ADA NEGRI
LA PRIMA ROSA
Ieri, quando sbocciò la prima rosa
sulla rama più alta del rosaio
che scavalca il muretto di ponente,
risero le spirèe, riser gli arbusti
del biancospino e le stellate siepi.
Anche il pruno sanguigno, che da poco
vestì sue foglie, rise; e l'aria fu
tutto uno squillo. - Era color d'aurora,
e splendeva lassù, libera e sola,
penetrata di luce, ebbra del gaudio
d'essere aperta. Sola, e prima : grande
e terribile grazia, esser la prima.
Così in alto, che niun pensato avrebbe
di coglierla, sì presto offerta in dono
alla vita vivente, che oggi morta
già la mirano i bocci ancor racchiusi
nel lor casto segreto.
Esser la prima:
né darà il maggio rosa che sia bella
come la tua bellezza, o annunziatrice.
(da Il dono, Mondadori, 1936)
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“E, meravigliato, guardavo come le rose siano presto rapite / dall'età fuggitiva e come già sul nascere appassiscano. / Ed ecco, mentre parlo, è caduta la rossa chioma / del rutilante fiore e la terra s'ammanta d'un rosso palpitante” recita un classico componimento latino del II secolo dopo Cristo, il De rosis nascentibus, che poi conclude “Cogli le rose, o vergine, finché fresco è il fiore e fresca è la giovinezza, / e ricordati che allo stesso modo s'affretta la tua vita”, richiamando quello che è in fondo è il pensiero della poetessa lodigiana Ada Negri, una meditazione sulla gioventù e sullo scorrere del tempo.
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FOTOGRAFIA © INVERNABLOG
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LA FRASE DEL GIORNO
Perché non dura, amici, / tutta l'annata il fior della spirèa, / fiore di gioventù, fior di speranza? / Troppo sarebbe. Non potrà nessuno / su' suoi passi fermar la Primavera.
ADA NEGRI, Il dono
Ada Negri (Lodi, 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945), scrittrice proveniente dalle classi operaie, insegnante a Motta Visconti, predilesse tematiche a sfondo sociale, su cui con il tempo prevalsero i sentimenti e il ricordo. Unica donna ammessa all’Accademia d’Italia, fu candidata due volte al Nobel.
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