ALFONSO BREZMES
TRE DESIDERI
Che tu non ascolti altra voce
che la mia – dicesti
soffiando sul primo fiammifero –.
Che tu non dica nulla che mi ferisca,
fu il tuo secondo desiderio – e l’oscurità
ci avvolgeva un po’ alla volta –.
Che mai finisca questo sogno,
– sussurrasti, soffiando per l’ultima volta –.
E tutto scomparve.
E noi ci incontrammo all’improvviso
in mezzo alla notte.
Sordi, muti e ciechi.
(da La notte tatuata, 2013 - Traduzione di Mirta Amanda Barbonetti)
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Una vaga influenza borgesiana trasuda in queste terzine del poeta spagnolo Alfonso Brezmes: un’oscurità che viene a crearsi a poco a poco e che inghiotte tutto mentre l’intenzione iniziale era quella di cementare un amore, di confinarlo attraverso regole chiare. E la realtà nel buio precipita nel sogno, si confonde con esso, mentre tacciono i sensi.
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FOTOGRAFIA © PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Amarti è un cerchio. / Tenerti è un quadrilatero.
ALFONSO BREZMES, Dono delle lingue
Alfonso Brezmes (Madrid, 1966), poeta spagnolo, fotografo e funzionario statale. La sua poesia è al tempo stesso colta e popolare, tanto da farlo apprezzare sia da critici e lettori tradizionali sia da un più largo pubblico. Il suo immaginario si nutre di riferimenti letterari (Baudelaire, Rilke…) ma anche di cinema e di cultura pop.
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