VIVIAN LAMARQUE
ERA DETTO AQUILONE
Non si chiamava così
ma era detto aquilone
perché quando appariva nel campo di erba
sembrava ondeggiare
e quando vedeva da lontano Maria
pareva innalzarsi
portato dal vento e dall’emozione.
(da Teresino, Società di poesia, 1981)
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La poetessa trentina Vivian Lamarque con poche parole tratteggia la figura di un uomo innamorato, rivestendolo dell’emozione che l’amore sa dare, elevandoci. Basta la vista di Maria a far salire nel cielo il cuore di “Aquilone”, a far decollare visibilmente il picco dell’emozione.
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LOUI JOVER, "ICARO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Le era entrato nel cuore. / Passando dalla strada degli occhi e delle orecchie le era entrato nel cuore. / E lì cosa faceva? / Stava. / Abitava il suo cuore come una casa.
VIVIAN LAMARQUE, Il signore d’oro
Vivian Comba Provera Pellegrinelli Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana dal francese. Di origini valdesi, ha insegnato italiano agli stranieri e nei licei. Ha ottenuto il Premio Viareggio, il Premio Montale, il Pen Club e, per le fiabe, il Premio Rodari e il Premio Andersen.
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