mercoledì 10 giugno 2020

Il facile sonno dell’Angelo


GHIANNIS RITSOS

L’ANGELO

Un bell’angelo gioviale. Di notte, prima di coricarsi,
si toglie il nastro dai capelli, si toglie i vestiti a uno a uno,
si toglie gli stivali, le calze, la biancheria,
poi entra in bagno tutto nudo, si lava i denti,
torna in camera più bello di prima. Infine
si toglie le due ali; le posa sulla sedia. Il gatto
vi salta sopra e s’addormenta. Allora, la casa intera
sa di vecchio pollaio calcinato. E noi,
che da mesi soffriamo d’insonnia, adirati
per il facile sonno dell’Angelo, gli spiumiamo le ali
e ritti davanti alla finestra gettiamo le piume candide in giardino,
ma queste, brillando al chiaro di luna, tornano indietro
e ci coprono i capelli, la bocca, gli occhi.


(da Luogo d’attracco, 1982 – Traduzione di Nicola Crocetti)

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È uno sporco lavoro anche quello dell’angelo, ma qualcuno dovrà pur farlo: eccolo mentre, in questa poesia di Ghiannis Ritsos, tornato a casa, come tutti noi si spoglia e si prepara per la notte con tutti i piccoli gesti. Tutto così naturale e tranquillo, così pacifico – e come potrebbe essere altrimenti? Siamo noi che non abbiamo la grazia ma soltanto piccolezze e invidie umane, e il nostro male è vano, ci si ritorce contro.

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DIPINTO DI FRANCINE VAN HOVE

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LA FRASE DEL GIORNO
Io, inosservato, / ho spiumato un’ala dell’Angelo / e vi scrivo lieto la mia pena.
GHIANNIS RITSOS, Il loggione




Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.


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