ANISE KOLTZ
CHI MI ASSOLVERÀ
Chi mi assolverà
dai crimini commessi nei miei sogni?
Ho vissuto la Seconda Guerra mondiale
Ho combattuto
in Iraq
Afghanistan
Siria
In tutti questi luoghi
ho ripetuto
le atrocità del mio tempo
(da Galassie interiori, 2013)
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C’è la colpa collettiva alla base di questi versi della poetessa lussemburghese Anise Koltz: l’incapacità o impossibilità di reagire alle azioni atroci commesse da una società; l’individuo naturalmente non è responsabile, ma come per i tedeschi che dovettero fare i conti con gli orrori del Terzo Reich a guerra finita, la Koltz si prende carico del crimine inconscio e inconsapevole.
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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
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LA FRASE DEL GIORNO
Prendo su di me / il peccato originale / come una forza / un carapace / che mi rende invulnerabile.
ANISE KOLTZ, Un mondo di pietre
Anise Koltz (Eich, 12 giugno 1928), poetessa lussemburghese. Di origini ceche, tedesche, inglesi e belghe, iniziò a pubblicare in tedesco per poi divenire una delle principali scrittrici in lingua francese. Al suo attivo ha anche dei racconti per bambini e numerose traduzioni.
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