domenica 19 maggio 2019

Il vento purpureo di domani


JAN SKÁCEL

IN CIELO


In cielo si raccoglie il vento,
il vento purpureo di domani,
e di nuovo l’amore,
di nuovo da tempo immemorabile
da lontano impedisce la morte.


(da Il colore del silenzio. Poesie 1957-1989, Metauro, 2004 – Traduzione di Anna Cosentino)

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Il cielo del tramonto si riempie di colori, è la dantesca “'ora che volge il disio / ai navicanti e 'ntenerisce il core”, i pensieri si concentrano sulla bellezza del fenomeno e sul fatto che un’altra giornata si chiude. È tempo che lascia propensi alla malinconia, alla nostalgia, ma anche alla speranza, al futuro, al sogno, all’amore, che – come nota il poeta ceco Jan Skácel – aiuta a vivere.

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DIPINTO DI RICHARD BLUNT

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LA FRASE DEL GIORNO
Sono solo  un poeta, un radar sotto i tigli. Non sta a me rispondere. Io domando.
JAN SKÁCEL




Jan Skácel (Vnorovy, Moravia, 1922- Brno,1989), poeta ceco, fu costretto dal regime comunista a lasciare il giornale di cui era redattore. Dopo la Primavera di Praga, smise di pubblicare in Cecoslovacchia: la censura sovietica proibì i suoi libri, che apparvero sotto forma di samizdat.

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