INGER CHRISTENSEN
SE RESTO IN PIEDI
Se resto in piedi
sola nella neve
è chiaro
che sono un orologio
Come potrebbe altrimenti l'eternità
trovare la sua strada?
(da Luce, 1962)
È la poesia che apre “Luce”, la prima raccolta della poetessa danese Inger Christensen: prende in prestito un’opera di Marc Chagall, “Orologio con ala blu” e la rilegge alla luce della sua poesia sperimentale, che sfocerà nel 1981 in “Alfabeto”, uno schema poetico basato sulla sequenza di Fibonacci. Ma qui, la giovane Inger è più interessata alla conoscenza di sé, al ruolo del linguaggio e alla sua percezione: “Dimmi / che le cose / parlano il loro / chiaro linguaggio”.
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MARC CHAGALL, “OROLOGIO CON ALA BLU”, 1949
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LA FRASE DEL GIORNO
Nel minuscolo universo linguistico che si crea in una poesia, parole e immagini si susseguono l’una all’altra così da vicino che tutto viene in superficie
INGER CHRISTENSEN
Inger Christensen (Vejle, 16 gennaio 1935 – Copenaghen, 2 gennaio 2009) poetessa, scrittrice e saggista danese, è stata più volte candidata al Nobel. Le sue poesie, passate dal modernismo allo sperimentalismo, esplorano temi sociali ma vertono particolarmente su temi filosofici.
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