DURS GRÜNBEIN
ENDIMIONE
Lì se ne va, il raccoglitore di versi, il perdigiorno
dell’universo. Non rivela perché lo guidi
il suo senso intimo per lo sfavillio.
È positivo, assoluto nei riguardi della luna,
questa butterata alleata dell’universo.
Quel che si dice di lei, lo lascia indifferente.
È ritornato, ora scopre sulla terra
i crateri e i deserti. Nel suo eremitaggio tiene
la porta aperta, vive in incognito, rivolto a tutto.
(da Poesia, n. 332, Dicembre 2017 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)
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Il mito di Endimione, nella sua principale tradizione, quella citata da Apollonio Rodio e dal Fedone di Platone, lo raffigura come un pastore amato da Selene, ovvero la Luna, che chiede a Zeus di conservargli un’eterna giovinezza per poter discendere sulla terra ogni notte a baciarlo. È questo l’Endimione protagonista dei versi eleganti, perspicaci ed evocativi del poeta tedesco Durs Grünbein.
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HANS THOMA, “ENDIMIONE”, 1886
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LA FRASE DEL GIORNO
Il sole ci dà la luce, ma la luna ci dona l'ispirazione. Se guardate il sole senza proteggervi gli occhi, diventerete ciechi. Se guardate la luna e non vi coprite gli occhi, diventerete poeti.
SERGE BOUSCARD
Durs Grünbein (Dresda, 9 ottobre 1962) è uno scrittore tedesco, considerato uno dei massimi poeti e saggisti della Germania post-unificazione. Ha studiato teatro presso l'Università Humboldt di Berlino. Dopo aver trascorso un breve periodo a New York, attualmente vive a Roma.
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