DIEGO VALERI
I BRUNI OLIVI
I bruni olivi sottovento, e il vento
che striscia bianco al fondo della valle,
e tra la nebbia il folgorìo del sole
sopra il mare invisibile. Che luogo,
che tempo è questo, o mia perduta vita?
O vita che mi segui come l’ombra,
e come l’ombra sei da me divisa.
(da Poesie, Mondadori, 1962)
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A proposito dei versi del poeta veneto Diego Valeri il critico Geno Pampaloni scrisse di una “trasparenza magica delle immagini, e, al di là delle immagini, una indefinita, baluginante malinconia”. Una definizione che si attaglia perfettamente a questi bruni olivi visti dall’alto di un colle nella foschia autunnale. “il senso della vita che è bellezza anche là dove si sfiocca, dove è parvenza tremula e peritura”, citando ancora Pampaloni.
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FOTOGRAFIA © CNIPPATO78/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Si cammina sul filo degli anni / da esperti funamboli. / È un difficile andare ma si va.
DIEGO VALERI, Calle del vento
Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.
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