mercoledì 25 ottobre 2017

La sera in cui non sei


MEIRA DELMAR

LA SERA

Ti dirò della sera, amico mio.

La sera di campane e violette
che spargono lentamente il loro piccolo
firmamento di profumo.

La sera in cui non sei.

Il tempo, fermato, trabocca
come un fiume d’oro.
E lascia scorgere sul suo fondale
chissà quali cose dimenticate.
Il giorno si volge ancora in un lampo
del sole,
e spilla farfalle dorate
sul vetro dell’aria…
Suona un flauto nel silenzio, una
malinconica bocca innamorata,
e nella torre tinta dal crepuscolo
le colombe ripetono il loro bianco.

La sera in cui non sei… la sera
in cui ti desidero.

Qualcuno che non conosco,
apre segretamente i gelsomini
e vi rinchiude una a una le parole.

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La malinconica dolcezza di un tramonto, la bellezza dolorosa della luce del crepuscolo, quando la lontananza della persona amata fa più intenso il desiderio: così la poetessa colombiana di origini libanesi Meira Delmar racconta le sue sensazioni e le sue emozioni al calare della sera: “Vieni con me, / vieni al mio fianco / a guardare con i miei occhi / versarsi nel mare / il tramonto”.

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Torres

FOTOGRAFIA © DIEGO TORRES/PIXABAY

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LA FRASE DEL GIORNO
Rivestita d’assenza, / la tua perduta presenza / mi accompagna.
MEIRA DELMAR




Olga Isabel Chams Eljach (Barranquilla, 21 agosto 1922 - 18 marzo 2009),  poetessa colombiana di origini libanesi, sin dal 1937 usò lo pseudonimo Meira Delmar. Professoressa di Storia dell’Arte e Letteratura, diresse per molti anni la Biblioteca Pubblica dell’Atlantico. Le sue poesie sono caratterizzate da una sensualità di fondo.


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